«Fotografo ciò che non voglio dipingere, ciò che ha già un’anima»
WHERE: Camera - Centro italiano per la fotografia (via delle Rosine 18, Torino)
WHEN: mercoledì 16 ottobre 2019 – domenica 02 febbraio 2020
WHO: Man Ray (Filadelfia, 27 agosto 1890 - Parigi, 18 novembre 1976), pseudonimo di Emmanuel Radnitzky, fu un pittore, fotografo, grafico e regista statunitense d’avanguardia, in particolar modo surrealista e dadaista.
WHAT: una mostra di oltre 200 immagini che hanno fatto la storia della fotografia del XX secolo, sia per la capacità dell’autore di reinventare il linguaggio fotografico, sia per le modalità di rappresentazione dei corpi e dei volti, attraverso i generi del nudo e del ritratto. Il filo conduttore della mostra è il corpo femminile, al quale va associato il concetto centrale nella teoria e nella prassi surrealista di bellezza, come sintetizzato nel romanzo “Nadja” del padre fondatore del surrealismo André Breton: «la bellezza convulsiva sarà erotico-velata, esplosivo-fissa, magico-circostanziale». Attorno alla centralità del soggetto Man Ray opera una continua metamorfosi delle forme e dei significati, tali da rendere il corpo femminile sempre più materia astratta ed oggetto di seduzione. Al fine di ottenere questi effetti ricorre a numerosi procedimenti fotografici, tra i quali più utilizzati: i rayogrammi e le solarizzazioni. La prima tecnica prevede l’ottenimento di fotografie senza l’utilizzo della fotocamera, mediante una esposizione degli oggetti alla fonte luminosa in stretto contatto con la carta fotografica. Le solarizzazioni, invece, consistono nel generare un alone attorno al soggetto ritratto sovrapponendo alcune porzioni d’immagine.
VOTO: 8,5
Mostra ben strutturata e molto curata nelle singole sezioni; consigliata per tutti, in particolar modo per coloro che sono appassionati della fotografia e delle avanguardie del XX secolo.
Andrea Giraudo