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Dittatura

Sarò sincera: più volte sono stata tentata dallo scrivere qualcosa al riguardo ma probabilmente qualcosa simile a: “Non ti crucciar di loro ma guarda e passa” mi ha sempre fermata.


Non oggi però, non ci riesco, sarà perché sopporto sempre meno l'ignoranza o forse perché, nel giorno in cui si festeggia la Liberazione, non riesco a comprendere come stiano associando il termine dittatura a ciò che stiamo vivendo.

Mi spiego meglio, da alcuni giorni post come questo stanno spopolando sui social: vengono creati da una persona e ricondivisi da altre mille che, evidentemente, la pensano allo stesso modo.

Non riesco a capire se questi messaggi siano dovuti al poco ossigeno che il cervello delle persone sta ricevendo, causa lockdown, o se siano semplicemente ignoranti dalla nascita.


Sì miei cari, ignoranti, perché ignorano il vero significato di quello che scrivono e, molto spesso, mi verrebbe da consigliare loro un veloce utilizzo del Dizionario della lingua italiana, sempre più usata e sempre meno realmente studiata.

Ecco, se questi individui aprissero questo libro magico e, senza troppa fatica, arrivassero alla lettera “d”, troverebbero la parola che tanto piace usare: dittatura che, secondo la Treccani, la più famosa Enciclopedia Italiana, ha come definizione:

"Regime politico caratterizzato dalla concentrazione di tutto il potere in un solo organo, monocratico o collegiale, che l’esercita senza alcun controllo".


La dittatura non prevede alcuna libertà di opinione ed espressione, non permette di poter scrivere e dire verbalmente o via social quel che si vuole, a onor di logica miei cari, non avreste nemmeno il diritto di condividere certe scempiaggini. Se aveste studiato un minimo di storia sapreste che una delle prime strategie che applicano i regimi dittatoriali è la censura, come ha appunto fatto Mussolini durante la dittatura fascista.

La stessa dittatura in cui sono morte centinaia di migliaia di persone per sua volontà.

Quello che sta facendo Conte è l'esatto opposto, sta dicendo di stare a casa per poter salvare il numero più alto possibile di persone, sta chiedendo di sacrificare un pezzo di libertà per poter salvare la nostra pella.

Ora, non sto idolatrando Conte, e so benissimo quanto sia difficile non poter uscire dalla propria casa, sto solo sostenendo che, prima di scrivere, sarebbe meglio informarsi: se coltivate la vostra ignoranza con la disinformazione e l’innapropriatezza delle parole forse, ben presto, sarete costretti a chiamare dittatore qualcuno più intelligente di voi, e i vostri post su Facebook non li potrà vedere e ricondividere più nessuno.



Noemi Tamagno


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