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  • Immagine del redattoreProspettive Magazine

E' AVVENUTO, QUINDI PUO' ACCADERE DI NUOVO

Oggi non posteremo solamente il tipo di articolo, che fin qua ha caratterizzato le nostre pubblicazioni.

Oggi ri-postiamo un link di un video che vi invitiamo, sentitamente, a guardare ed ascoltare con attenzione.

Il video in questione è realizzato dalla Rai, e si tratta di Ulisse, condotto da Alberto Angela.

Le immagini sono forti, il clima creato dal conduttore soffocante. Lo abbiamo scelto perché non ci sono immagini di corpi, però ciò che si vede e si sente è straziante.

Abbiamo deciso di postarlo, perché si veda nuovamente, perché girarsi dall'altra parte non cancellerà le nefandezze commesse dal Nazifascismo.


Ascoltateli, i politici di oggi, quando dicono che "insomma, c'era anche il comunismo" e "vabbè dai, si esagera sempre". Noi qui vogliamo minimizzare, e vogliamo farlo sul Nazifascismo.

Se gli adulti, la generazione che oggi "guida" il Paese, tenta di farci girare dall'altra, tenta di chiuderci gli occhi, coprirci le orecchie e tapparci il naso, bene.

Noi intanto coltiviamo sentimenti che contrastano con il loro odio, coltiviamo sentimenti che ci rendono consapevoli che, di fronte a un certo tipo di pensieri, politiche, personaggi, sapremo affrontarli e non girarci dall'altra parte.







"E' bene che quanto accaduto venga spiegato ai ragazzi nelle scuole, perché neesuna delle generazioni future dovrà dimenticare. il 27 gennaio del 1945, l'esercito russo, l'Armata rossa, entrò per la prima volta nel campo di concentramento di Auschwitz e alcuni dei pochi sopravvissuti furono liberati.

sotto l'indifferenza di molti è cominciata, e sotto la pazzia di altri è continuata

Fu così che il mondo venne a conoscenza di ciò che non si può nemmeno definire, perché non esistono parole; orrore, atrocità? Qualcosa che sotto l'indifferenza di molti è cominciata, e sotto la pazzia di altri è continuata. Sofferenza e orrore.

La vita non esisteva più, non esisteva più la dignità umana, la libertà era stata rubata, la bellezza era svanita, la speranza era scomparsa.

Immaginate di restare soli, senza la vostra famiglia, senza i vostri cari, chi amate e di dover aspettare solo di morire, desiderando che accada il prima possibile.

Nessuno di noi potrà mai neanche lontanamente immaginare che cosa hanno provato quelle persone e i bambini, sì, i bambini, perché anche loro venivano fatti morire tra sofferenze atroci.

Come spieghi ad un bambino quello che sta accadendo se non lo sai nemmeno tu?

Ma perché? Perchè tutto questo è accaduto nel silenzio e nell'indifferenza?

Domande che forse resteranno per sempre senza risposta.

E' avvenuto, quindi può accadere di nuovo

E' avvenuto, quindi può accadere di nuovo"

Primo Levi


L'orrore non si deve rappresentare nei campi di sterminio.

L'orrore si ripresenta ogni volta in cui etichettiamo una persona come "diversa" e per ciò, pericolosa e da evitare;

l'orrore si ripresenta in ogni nostro gesto di superiorità rispetto ad altri popoli;

l'orrore si ripresenta nella mancanza di coscienza su quanto accadde;

l'orrore si ripresenta in frasi come "non mi dispiacerebbe esser vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale";

l'orrore si ripresenta ogni volta in cui calpestiamo i moniti di chi, la Guerra o i campi, li ha vissuti;

l'orrore si ripresenta ogni volta in cui ignoriamo la nostra Costituzione;

l'orrore si ripresenta quando ci giriamo dall'altra parte.


Nel Giorno della Memoria, la Redazione di Prospettive vi invita, silenziosamente, a guardare il video proposto, e si unisce nel ricordo di chi, senza sapere perché, ed in maniera atroce, perse la vita in quei terribili campi e non solo, o "peggio", sopravvisse con le cicatrici e gli incubi di un mondo che smise di essere umano.

Lacanna Gabriele





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