Domenica 13 ottobre ho partecipato a un evento un po' diverso dai soliti, una passeggiata filosofica organizzata dalla libreria Mondadori e da un'associazione, "Le luci di Sofia" che porta avanti questo tipo di iniziative.
Mi ero subito incuriosita all'idea di una passeggiata filosofica, e non avevo idea di cosa mi aspettasse. Arrivati in libreria due membri di Le luci di Sofia, Lorenzo e Fabio, ci hanno spiegato cosa avremmo fatto: il tema della passeggiata erano i pregiudizi e avremmo cercato di avvicinarci a questo argomento per gradi, cercando di esplorarlo da vari lati, di dibatterlo fra di noi, di confrontarci e trovare delle opinioni condivise. Tutto questo camminando per via Roma, alternando momenti di camminata e riflessione a momenti di discussione. All'inizio è stato strano camminare con persone del tutto sconosciute e creare un dialogo, poi le cose sono venute in modo del tutto naturale.
Lorenzo e Fabio ci seguivano nel discorso e lo indirizzavano, facendoci domande e osservazioni.
È stato interessante non solo vedere come si possa ragionare insieme per arrivare a un'idea condivisa, ma anche capire che se vogliamo tenere la mente aperta, abbiamo bisogno di elasticità mentale, di capacità di lasciar scorrere le idee e di non arroccarci su di esse con troppa insistenza. È stato un pomeriggio in cui abbiamo avuto non solo la possibilità di riflettere su un tema importante come quello dei pregiudizi, ma anche quella di seguire in qualche modo passo per passo la nascita e lo sviluppo di un'idea nella nostra testa.
Alla fine tutto questo parlare e camminare mi ha fatto riflettere: quanto poco siamo abituati a pensare intensamente ad argomenti importanti?
Perché non ci poniamo domande a volte difficili o scomode?
Perché non ci lasciamo del tempo in silenzio per trovare se non delle risposte definitive almeno delle possibili risposte?
Francesca Torchio