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Destinazione Luna. Il futuro è adesso

«Tutto ciò che l'uomo è in grado di concepire, altri uomini saranno in grado di realizzare» scriveva Jules Verne. Per l'uomo, che da millenni si interroga sul cielo e i suoi misteri, i viaggi nello spazio hanno sempre rappresentato un'utopia, un qualcosa di fantascientifico e forse impossibile da realizzare. Poi invece sono arrivate le prime missioni, i primi satelliti, le sonde, e l’uomo ha iniziato a toccare lo spazio, superando a poco a poco i propri limiti. Finalmente, nel 1961, qualcosa di straordinario accade: con l'annuncio da parte del presidente Kennedy, la missione lunare diventa priorità nazionale. Toccare il suolo lunare per la prima volta: ecco il cuore di questa missione. Il 16 luglio 1969 a Cape Kennedy, in Florida, il razzo Saturn V decolla dalla rampa di lancio 39A, e quattro giorni dopo, il grande sogno si realizza: Neil Armstrong è il primo uomo a mettere piede sulla Luna, nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969. In realtà con il rientro di Apollo 17 nel dicembre del 1972, si conclude il programma Apollo e questa grande esperienza di esplorazione lunare. Gli Stati Uniti sono ora impegnati militarmente ed economicamente nella guerra in Vietnam e la Luna sembra perdere interesse. In realtà sappiamo che sebbene non vi sia più ovviamente stata una “corsa ad arrivare per primi”, nel nuovo millennio il nostro satellite ha iniziato ad essere considerato anche attraverso un’ottica di profitto, dalle nazioni e dall’imprenditoria privata. Addirittura, Costellation, sul modello di Apollo, prevedeva la costruzione di un avamposto sulla Luna entro il 2020. I festeggiamenti per i 50 anni trascorsi dal celebre allunaggio, in questo 2019 giungono anche a Cuneo, con svariate iniziative in città. Una di queste, la mostra «Destinazione Luna. Il futuro è adesso». Ideata e curata da Alessandro Marrazzo, si tratta di un evento espositivo organizzato e promosso dalla Fondazione CRC, con il patrocinio del Comune di Cuneo, inaugurato l’11 maggio e che permarrà fino al 12 dicembre di quest’anno. Grazie a videoproiezioni che mutano in tempo reale al tocco degli spettatori, questa Immersive Interactive Experience permette al pubblico di rivivere tutte le fasi, anche antecedenti, della missione Apollo 11, fino ad arrivare a quel "Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l'umanità" destinato a rimanere per sempre nella storia. Una mostra che non si sofferma solamente su ciò che è passato, ma che rivolge anche uno sguardo al futuro: “Destinazione Luna” esplora sì il rapporto fra uomo e spazio, ma anche la condizione climatica attuale del pianeta in cui egli vive. È proprio la possibilità di osservare la Terra da lontano e con un

punto di vista differente (pensiamo a Blue Marble, scattata nel ‘72 da Apollo 17 – nella foto) a gettare le basi per nuove ricerche ambientalistiche, che ci possono permettere di capire come la nostra Terra sta cambiando e come possiamo aiutarla. Uno spazio della mostra è dedicato alle problematiche che hanno reso questi ultimi 10 anni un periodo di terribili cambiamenti per il nostro pianeta. Su una facciata viene riportato per esempio il tasso di crescita della popolazione umana, che passa dal 1 miliardo nel 1800 a 7,7 miliardi nel 2019, e si stima toccherà le 11, 2 miliardi di persone nel 2100. E non si parla solo di sovrappopolazione, ma anche di inquinamento: il riscaldamento globale porta a una modificazione della biodiversità e degli ecosistemi ovunque sul nostro pianeta, innumerevoli specie di animali e piante vengono quotidianamente attaccate e i disastri ambientali hanno portata sempre maggiore. Questa riflessione può trarre anche spunto dalle parole del celebre scienziato e astrofisico Stephen Hawing: «Non sto negando quanto sia importante contrastare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, ma stiamo finendo lo spazio, e gli unici spazi da occupare sono gli altri pianeti». Cosa fare quindi? Rivolgerci ad altri pianeti nella speranza di trovare forme alternative di sopravvivenza al cambiamento che sta interessando la Terra, o fare tutto il possibile per tornare a vivere in armonia con il nostro pianeta? È tempo di impegnarci a trovare una risposta, o presto sarà troppo tardi. Perché come ci dice la mostra “Destinazione Luna”, "Il futuro è adesso", e sta a noi prendere una decisione.

Virginia Burdese








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